L’autonomia di una singola ricarica della batteria varierà sempre e ci sono molti fattori che giocano un ruolo. Il peso combinato del conducente e del carico, la resistenza dell’aria, il tipo e la pressione degli pneumatici, il terreno e la superficie, così come la temperatura esterna hanno tutti una grande influenza. Inoltre, è determinante quanto voi stessi pedalate e quale livello di assistenza motore scegliete.
Molti produttori indicano solo l’autonomia in condizioni completamente ideali. Noi chiamiamo questo l’autonomia ottimale. Per fornire un’immagine più precisa e onesta, indichiamo invece tre valori diversi: autonomia minima, attesa e ottimale. Questi rappresentano tre diversi scenari di guida, dalle condizioni più impegnative fino a quelle ideali.
Autonomia ottimale
L’autonomia ottimale è il valore più alto e rappresenta ciò che è possibile in condizioni completamente ideali. Ciò include, tra l’altro, terreno pianeggiante, temperature favorevoli, carico ridotto e pedalata attiva con un livello di assistenza basso. In tali situazioni, il motore consuma un minimo di energia e l’autonomia può risultare molto elevata.
Se invece le condizioni sono meno favorevoli, ad esempio con clima freddo, le prestazioni della batteria diminuiscono. Anche con un carico totale di 120 kg rispetto a 60 kg, noterete una riduzione dell’autonomia. L’autonomia ottimale è quindi un limite superiore che non dovreste aspettarvi nell’uso normale. Questo valore fornisce principalmente un’indicazione di quanto lontano può potenzialmente arrivare la bicicletta se tutte le condizioni sono ottimali e il ciclista contribuisce attivamente.
Autonomia minima
L’autonomia minima mostra quanto lontano si può andare in condizioni più difficili. Salite ripide, forte vento contrario, carico elevato e l’uso dell’assistenza massima richiedono molta energia al motore e scaricano rapidamente la batteria. Il risultato sono tragitti più brevi, ma comunque un indicatore prezioso di ciò che ci si può aspettare nelle situazioni più impegnative.
Autonomia attesa
Mentre l’autonomia ottimale rappresenta un massimo teorico, l’autonomia attesa è una misura più realistica. Qui consideriamo fattori come il tipo di pneumatici, carico moderato, terreno misto, condizioni di vento variabili e uso normale dei livelli di assistenza (livelli 2 e 3). L’autonomia attesa riflette quindi il modo in cui la maggior parte delle persone vive effettivamente la bicicletta elettrica nella vita quotidiana – che si tratti di pendolarismo, escursioni o uscite per il tempo libero. Questo valore offre la base migliore per valutare se una e-bike è adatta alle vostre esigenze.
Ecco come l’autonomia di una e-bike differisce dai valori WLTP delle auto elettriche
Molti confrontano le indicazioni di autonomia delle e-bike con i valori WLTP noti per le auto elettriche, ma qui c’è una differenza fondamentale. Le auto elettriche sono alimentate esclusivamente dal motore e dalla batteria e testate secondo standard fissi che includono velocità, temperatura e uso del climatizzatore. Il risultato sono valori direttamente comparabili da un’auto all’altra.
Le e-bike, invece, sono influenzate in misura molto maggiore dallo sforzo del ciclista. Soprattutto in modalità Eco e con una pedalata regolare su terreno pianeggiante, potete contribuire così tanto che il motore lavora a malapena. Con un sensore di coppia e una pedalata attiva, è quindi possibile ottenere in pratica un’autonomia molto elevata. Questo rende difficile definire esattamente l’autonomia ottimale, e ci saranno sempre grandi differenze da persona a persona.
Ecco perché forniamo tre valori
Indicando l’autonomia minima, attesa e ottimale, vogliamo fornirvi un’immagine più sfumata di ciò che potete realmente aspettarvi in pratica. Molti produttori scelgono di indicare solo l’autonomia ottimale, ma noi riteniamo che ciò dia un quadro incompleto. Il nostro obiettivo è rendere più facile per voi decidere quale e-bike si adatta meglio alle vostre esigenze e al vostro utilizzo – che si tratti di brevi tragitti per andare al lavoro, di lunghe escursioni o dell’uso della bicicletta su terreni impegnativi.